“Gli stessi oggetti che di per sè guardiamo spaventati ci deliziano quando vengono rappresentati con fedeltà minuziosa…La causa sta nel fatto che apprendere provoca il piacere più vivo, non solo nei filosofi ma negli esseri umani in generale” (Aristotele, Poetica).
Biologo, filosofo e grande osservatore dei comportamenti umani sul palcoscenico e nella vita, Aristotele non era solo interessato alle tragedie greche di per sè, ma anche alle reazioni del pubblico. Continua così ad affermare che, per il pubblico, il piacere del riconoscere è “l’afferrare e il comprendere”. Così come il pubblico ateniese di migliaia di anni fa, il pubblico attuale vuole afferrare e comprendere qualcosa della condizione umana.