a proposito di film: il curioso caso di Benjamin Button

Ieri sera sono entrata in una sala cinematografica alle ore 22.30 e sono uscita alle ore 01.15 (includendo tre minuti di intervallo).

“Il curioso caso di Benjamin Button” credo che sia un film che ognuno di noi dovrebbe vedere almeno una volta nella vita. Il regista David Fincher ha colto nel segno un’altra volta. Candidato a 13 premi oscar il film cerca di esorcizzare la paura della morte e della vecchiaia attraverso il racconto di Benjamin Button, un bambino nato vecchio, con tutti i problemi fisici che può avere una persona anziana (il regista si è ispirato qui alla sindrome di Hutchinson-Gilford, una rara malattia che colpisce i bambini), che vive la sua vita a ritroso. Un fisico da vecchietto che con il tempo diventa sempre più giovane ma una mente giovane che con il tempo invecchia. Insomma, tutto il contrario della normalità.

E’ un film che fa riflettere molto sulla caducità delle cose, su quello che abbiamo e che giorno dopo giorno perdiamo: amori, amicizie… 

La fotografia di Claudio Miranda (che ha già lavorato con Fincher, come assistente alla fotografia, ai film SevenThe Game e Fight Club) è molto bella. 

Se non vi capita sotto tiro, andate a cercarvelo!